Aveva grande abilità diplomatica e carisma tanto da essere considerato “l’ago della bilancia” della politica italiana del 1400.
Il suo nome è legato imprescindibilmente al Rinascimento Fiorentino.
Figlio di Piero di Cosimo de’ Medici e di Lucrezia Tornabuoni nacque il 1 gennaio 1449 a Firenze in Palazzo Medici Riccardi.
La sua educazione fu affidata ad umanisti quali Poliziano, poeta umanista e filologo italiano, a Marsilio Ficino astrologo, filosofo ed umanista e per la danza e la musica ad Antonio Squarcialupi famoso organista e a Cristoforo Landino umanista, poeta e filosofo italiano.
L’Accademia Neoplatonica fu fondata da Marsilio Ficino nel 1462 a Firenze per incarico di Cosimo de’ Medici nella villa Le Fontanelle e successivamente nella più nota Villa Medicea di Careggi.
|
Villa Medicea di Careggi |
Marsilio Ficino tradusse in latino l’opera di Platone e di altri esponenti del neoplatonismo e l’apertura dell’accademia simboleggiava la riapertura dell’accademia di Atene e fu un importante cenacolo di artisti, filologi ed intellettuali.
Pico della Mirandola, Poliziano, Leon Battista Alberti, Cristoforo Landino sono tra gli esponenti principali dell’Accademia Neoplatonica che si riunisce inizialmente alla Villa Le Fontanelle e poi quando gli studenti divennero molti alla Villa Medicea di Careggi e soprattutto presso la Loggia detta il Pescaione (tra via Bellincione, Via Aselli, Via Delle Gore all’altezza del nuovo ponte sul fiume Terzolle) e oggi purtroppo luogo sconosciuto ai più (Coordinate: 43°48’36″N 11°14’46″E).
|
Questo sito di enorme interesse storico e filosofico, dove le grandi mente si ritrovavano, oggi è cosi in abbandono senza un cartello che ne indichi l’importanza pare purtroppo il simbolo dei nostri tempi, cosi da sembrare che in nome di una modernità peraltro necessaria, si voglia però scordarsi del tutto del passato e della la storia di questi luoghi simbolo che a noi tutti appartiene.
|
Loggia del Pescaione
|
|
La particolarità di questo edificio voluto da Lorenzo il Magnifico, è nell’essere costruito come fosse una porta sul fiume Terzolle ed era di pertinenza della villa di Careggi dove l’Accademia Neoplatonica aveva sede. Un poema di Alessandro Bracci o Braccesi contemporaneo del Botticelli, celebra il giardino che era intorno a questa piccola costruzione adornata da una merlatura ed un camminamento dove i grandi nomi che fecero del 1400 l’epoca del Rinascimento Italiano si incontravano a dialogare sui grandi temi della vita e delle scienze. |
|
|
Il giardino che da li si dipartiva fino alla villa di Careggi, era stato creato seguendo la simbologia botanica che verrà poi ripresa sia dal Poliziano nelle sue Stanze e reso immortale dall’opera di Botticelli la Primavera. |
|
Nel quadro La Primavera del Botticelli molte specie sono state identificate e sembrano comporre una rete di significati, dalla pianta di mirto cara a Venere che le è vicina e che aveva un tempio nel giardino alle piantine di pervinca dal latino vincere o unire ai garofanini, ai gelsomini, oltre alla felce felix a forma di anello che vediamo quasi mimetizzata, segreta nel quadro ai piedi della dea, agli alberi di aranci piante che significano matrimonio e unione fertile cosi cari alla famiglia Medici che decoravano e abbellivano il centro del giardino mediceo in latino Citrus medica poi aggettivato in medicea. Proprio i globi dorati nello stemma dei Medici sembrerebbe essere proprio l’arancio il frutto del giardino salvifico delle Esperidi. |
|
|
Alla morte di Lorenzo il Magnifico l’accademia si riunì alla Villa di Bernardo Rucellai presso gli orti Oricellai dove si riunivano, e partecipavano anche Niccolo’ Machiavelli e Jacopo da Diacceto, e fu sciolta nel 1523. |
|
Villa Rucellai |